Il mio Ferragosto è stato un Ferragosto di mare.
E di un viaggio in
treno che farò fatica a dimenticare.
Un viaggio in un treno pieno di
turisti dove, complice la giornata, mi stavo per addormentare. Quando ho
chiuso gli occhi ho iniziato a sentire una canzone sussurrata. Era
bellissima. Era un motivo africano. La cantava sottovoce il ragazzo
senegalese seduto dietro di me. È andato avanti per buoni 10 minuti, e
questa canzone era talmente bella e talmente struggente che alla fine mi
sono venute le lacrime agli occhi. Quando ha smesso di cantare, ha
iniziato a singhiozzare. A lungo. Ho chiesto ai signori africani che
erano con lui (non giovanissimi) se avevano bisogno di aiuto e quello
che lo stava rincuorando mi ha detto: Piange per l'Africa. Ha pianto per
tutta la rimanente durata del viaggio e quando ci siamo alzati per
scendere, l'ho guardato, non arrivava a vent'anni.
Avrei voluto
solo dirgli che mi dispiaceva, che potevo solo immaginare cosa stava
passando, ma non ho detto nulla, perché negli occhi gli ho visto
un'orgoglio da ragazzo.
Ecco questo è stato il mio ferragosto, con questo viaggio in treno che credo non dimenticherò mai*.
Pranava-Miryam Leboffe
©riproduzione consentita citando la fonte
*Questo è un post scritto il 15 agosto sera, di getto, sul mio profilo FB. L'emozione nel rileggerlo è stata così forte, che ho deciso di riproporlo anche qui nel blog.
In Italia gli immigrati ad oggi sono valutati in un numero di 5.026.153 persone, l'8% della popolazione totale. Ovvero 8 persone su cento sono migranti o lo sono stati.
giovedì 17 agosto 2017
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