giovedì 17 agosto 2017

Il mio Ferragosto

Il mio Ferragosto è stato un Ferragosto di mare.
E di un viaggio in treno che farò fatica a dimenticare.

Un viaggio in un treno pieno di turisti dove, complice la giornata, mi stavo per addormentare. Quando ho chiuso gli occhi ho iniziato a sentire una canzone sussurrata. Era bellissima. Era un motivo africano. La cantava sottovoce il ragazzo senegalese seduto dietro di me. È andato avanti per buoni 10 minuti, e questa canzone era talmente bella e talmente struggente che alla fine mi sono venute le lacrime agli occhi. Quando ha smesso di cantare, ha iniziato a singhiozzare. A lungo. Ho chiesto ai signori africani che erano con lui (non giovanissimi) se avevano bisogno di aiuto e quello che lo stava rincuorando mi ha detto: Piange per l'Africa. Ha pianto per tutta la rimanente durata del viaggio e quando ci siamo alzati per scendere, l'ho guardato, non arrivava a vent'anni.
Avrei voluto solo dirgli che mi dispiaceva, che potevo solo immaginare cosa stava passando, ma non ho detto nulla, perché negli occhi gli ho visto un'orgoglio da ragazzo.
Ecco questo è stato il mio ferragosto, con questo viaggio in treno che credo non dimenticherò mai*.

Pranava-Miryam Leboffe
©riproduzione consentita citando la fonte

*Questo è un post scritto il 15 agosto sera, di getto, sul mio profilo FB. L'emozione nel rileggerlo è stata così forte, che ho deciso di riproporlo anche qui nel blog.
In Italia gli immigrati ad oggi sono valutati in un numero di 5.026.153 persone, l'8% della popolazione totale. Ovvero 8 persone su cento sono migranti o lo sono stati.





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