martedì 8 agosto 2017

Stare con quello che c'è

Dalla Vita non ci viene chiesto altro che stare con quello che c'è.
L'esistenza ce lo chiede, il nostro corpo ce lo chiede. Stare con quello che c'è significa stare con qualsiasi cosa si presenti, lasciando che si sviluppi e si dissolva naturalmente.
Così funziona il corpo. Così funzionano tutti i processi della natura.

Un albero sta ben radicato e fermo nel vento, attendendo che passi, lasciando che porti via delle foglie secche, se ve ne sono. Un'onda si lascia andare all'oceano, ne emerge e poi si dissolve.
L'albero ha fiducia nella terra che lo sostiene e nelle proprie radici, l'onda ha fiducia nel mare.

Così fanno tutti i processi che si attivano nella nostra vita.
Se attraversiamo un dolore, stiamo con lui, non contro di lui.
Se un dolore ci parla, ascoltiamolo, non tappiamoci le orecchie per non sentire.
In tutto questo abbiamo un alleato, il corpo: se gli diamo fiducia, non opponendoci alle realtà della vita, il corpo è in grado di auto-riorganizzarsi e di liberare naturalmente energie e tensioni.

Stiamo con quello che c'è.
Come fa l'albero con il vento.
Certi che ogni processo nasce, si sviluppa e si dissolve.
E che noi abbiamo infinite risorse per stare dentro ogni processo che arriva nella nostra vita.
E che quel processo, precisamente quello, con quelle precise caratteristiche, è bene per noi.
Lasciamo andare gli attaccamenti della mente (perchè mi capita questo, cosa ho fatto, cosa ho sbagliato), e semplicemente STIAMO: accogliamo, respiriamo, accettiamo. Certo, ci vuole impegno, certo, all'inizio ci vuole  uno sforzo. Ma questo sforzo sarà ricompensato nel lasciare andare, nell'essere più veri verso sè stessi, nel respirare veramente le strade della nostra vita. 

Pranava-Miryam Leboffe
©riproduzione consentita citando la fonte)





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