venerdì 25 agosto 2017

Sul lasciarsi andare


Spesso non è facile lasciarsi andare.
Fa paura.
Paura di tutte quelle volte che ci siamo lasciati andare e siamo stati feriti.
Paura di tutte quelle volte che ci siano lasciati andare e non siamo stati accolti, o capiti.

Nel trattenersi però, che è l'opposto del lasciarsi andare, ci sono due casi diversi di paura.
Una è il timore di essere feriti nuovamente, che ciò che ci è capitato possa ripetersi.
L'altra è una paura istintuale, che ci segnala che davvero, in questo caso, è pericoloso per noi, per la nostra integrità, aprirsi.
Una è il timore di chi ha paura a riprendere a guidare dopo aver avuto un incidente, l'altra è l'istinto animale di difesa.

Cosa fare per capire in quale delle due situazioni siamo?
Prendere tempo. E ascoltarci.
Il tempo aiuta a creare spazio tra noi e la decisione da prendere, l'ascolto ci permette, piano piano, di comprendere in quale situazione ci troviamo.

Perché lasciarsi andare è bello, arricchisce la vita, ma va fatto sempre nella consapevolezza.
In quella sicurezza che nasce dall'essersi presi il tempo giusto e dall'essersi ascoltati.

Pranava-Miryam Leboffe
©riproduzione consentita citando la fonte

2 commenti:

  1. Ce ne vuole di tempo per ascoltare se stessi e se tralasciamo i segnali alla fine ci travolgono. Ciao!

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    1. Sì è proprio così. Ed è meglio prenderli e vederli a piccoli passi. Un saluto!

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