martedì 20 giugno 2017

Sulla Meditazione (1)

Una delle meditazioni che mi sorprende sempre, ogni volta che la pratico, è la meditazione sul respiro. Sapete, quella in cui, dopo aver assunto una postura dignitosa, si ascolta semplicemente il respiro. Quello che accade durante questa pratica, però, ha molto poco a che fare con il 'semplicemente'. 'Ma il mio respiro va bene così?' è di solito la prima domanda che arriva, non appena portiamo l'attenzione al respiro. La conseguenza di questa domanda è un forzare il respiro, modificandolo. Questo ha molto a che fare con l'idea che abbiamo di noi stessi: in realtà, anche se praticanti, saggi, calmi, appena portiamo l'attenzione a una cosa, appunto, così semplice ome il respiro, ci auto-complichiamo il compito. Pensiamo di essere sbagliati, che qualcosa in noi non va bene. E attenzione, quest'idea in alcuni di noi è talmente radicata che prima di riuscire ad ascoltare SEMPLICEMENTE, si deve, prima di tutto, riconoscere e accogliere il fatto che ci sentiamo sbagliati. Accogliendo questo nostro stato di essere sbagliati (sì perché sbagliati non siamo mai, ci sono state persone o condizioni che hanno instillato in noi questa credenza), e restando con questa sensazione, essa si scioglie. Possiamo allora stare semplicemente con il respiro, godendocelo, e godendoci tutte le sue sfumature nel nostro corpo.

Pranava-Miryam Leboffe
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