lunedì 24 luglio 2017

Io ti prego, osa

C'è una frase bellissima che mi colpisce da sempre nel film 'Tornare per rivivere' di Claude Lelouch (Partir et Revenir).

Il film, ambientato nella Francia della seconda guerra mondiale, narra la storia di una ragazza ebrea e del suo ritorno, a guerra finita, nel luogo dove la sua famiglia era stata prima nascosta, poi denunciata e infine catturata.

La frase è questa: "Je t'en prie: ose"- io ti prego, osa.

E' la frase che la protagonista, Salomé Riviére rivolge a Vincent, il suo amore di ragazza con il quale si riunisce al suo ritorno dai campi di concentramento.

Io ti prego osa, vai oltre a te stesso, per me. Nel film, l'atto dell'osare da parte di Vincent porterà a un epilogo tragico ma catartico per tutti i protagonisti.

E qui mi trovo a scrivere ancora un'articolo sul tema dell'osare.

Osare può avere un doppio significato: compiere un'azione impudente, eccessiva, non conforme oppure può significare 'avere il coraggio di'. In entrambi i casi, è un'azione di rottura di un'equilibrio, una meteora che cambia una situazione, una presa di coscienza diversa per tutte le persone coinvolte.

Riflettevo sul fatto che per osare in qualcosa, si deve essere se' stessi. Non posso osare essendo qualcun'altro. La forza che è insita nell'azione dell'osare è del mio essere intimo, è qualcosa che a un certo punto irrompe, viene fuori, non posso più trattenere.

E qui propongo una riflessione, per tutti noi: qual è stata l'ultima volta che hai osato qualcosa? Come ti sei sentita/o dopo? E sopratutto, da quanto tempo è che non osi più nella tua vita?

Maria Cristina Leboffe
(Tutti i diritti riservati)









4 commenti:

  1. Bellissimo.
    Io cerco di osare ogni giorno; altrimenti lo ritengo sprecato. Con piccole cose, per uscire sempre di un po' dalla comfort zone. E ovviamente non sempre ci riesco, ma se mi viene qualche idea so che devo portarla avanti e osare. Altrimenti rimarrò ferma lì per sempre...

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    1. Ciao Silvia, grazie per il tuo complimento. Sì è così, possiamo fare dell'osare un'abitudine, iniziando dalle piccole cose, per prepararci alle grandi. Grazie del tuo contributo, un saluto.

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  2. Ma che bello averti trovata!
    Osare?
    Cosa ne pensi di una che a 54 anni si è messa a studiare Hula Hawaiiana,ora ballo discretamente e sto cercando di studiare anche la lingua hawaiana per capire meglio la danza ed anche la la cultura di questo popolo e non nascondo che lo faccio con molta fatica perché non sono brava in inglese e tutto ciò che amo è scritto in sola lingua inglese!
    Complimenti per i pochi post che ho già letto...hai una nuova lettrice ora!
    Grazie <3

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    1. Ciao Antonietta! Cosa penso? Mitica!!! Hai ritrovato la tua cultura di casa. Ho guardato il tuo blog, ma mi riprometto di farlo con più calma. Complimenti a te per l'entusiasmo che traspare dal poco che ho letto! E grazie per il commento. Un saluto!

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